Sul plateu mi sono già espressa, ma è un dettaglio minimo rispetto alle mode orrende che si sono diffuse negli ultimi anni.
Vi propongo alcuni degli esempi più lampanti:
Tutto cominciò con le Crocs: osceni zoccoletti di plastica a buchi dal successo planetario. Riproposti anche nella pregevole versione con pelo.
Quest’inverno hanno spopolato gli Ugg, stivaletti rasoterra pelosi. Roba che neanche i cacciatori di foche del polo nord. Infatti le usano i surfisti australiani -popolo conosciuto per la sua eleganza- per scaldarsi nelle giornate più fredde. Informi, incolori, sgraziati e anche parecchio costosi: un paio di Ugg originali può costare più di 200 euro. Per le ragazzine meno abbienti (o con genitori meno disposti a finanziare discutibili scelte estetiche) sono disponibili in numerose versioni tarocche, brutte uguali.
Ma perchè vanno di moda scarpe tanto orride, che definire poco fini è un evidente eufemismo? Non donano alla figura, attozziscono e non consentono di camminare con una buona postura. Senza contare che non si abbinano a niente.
La spiegazione, forse, è nel dilagante infantilismo femminile, che spinge ad acquistare oggetti teneri, colorati, morbidosi e intrinsecamente kitsch.
Misterioso anche il successo del brand Hogan: sembrano calzature ortopediche.
L’utilizzatrice finale la immagino così: cinquantenne bassotta e tracagnotta desiderosa di guadagnare qualche centimetro in più con una scarpa che crede sportiva ma elegante.
Particolarmente orripilanti i modelli dorati, argentati o con brillantini. Dato il grande successo, per l’estate ci saranno anche i sandali Hogan, sempre con l’inconfondibile zeppona.
Sono rapito dalla tua capacità di sintesi: “dilagante infantilismo femminile” (oddio, non che i maschi…). Sei geniale.
Non sono Rossana. Sono l’on. Monti. Approvo (ovviamente). Le Crocks (o come cavolo si scrive) sono orribili. E le didascalie (“simpatici stivaletti di montone”) sono geniali.
Bastian C. è meravigliosamente polemica.
Comunque Rossana (che sono io) sottoscrive l’On Monti.
guarda, l’ottimo Massimo mi precede. volevo scrivere la stessa cosa. quella frase è geniale. cioè individua proprio uno spaccato femminile regressivo, petulante, che ama la scarpa ironica comoda e antisesso, l’abbigliamento ampio e multicolor e antisesso, i tagli di capelli sbarazzini e antisesso, le montature di occhiali vistosissime e antisesso, i pigiamoni, le borse a tracolla micidiali.
geniale però anche il verbo attozziscono, gadda non saprebbe fare di meglio.
nobel per bastian c.
Salvo morire da giovani, a 50 anni ci arriverai anche tu.
A quel punto augurati un fortunatissimo e del tutto casuale bilanciamento ormonale, così non conoscerai le umiliazioni delle “bassotte e tracagnotte”.
Per il resto, sono contraria alle scarpe orrende ma griffate e alle mode passeggere (a spese di mamma e papà).
Ce ne sono di tutti i tipi…scarpe, cellulari, i-pod, i-phone, i-stracavolo, settimane bianche, aperitivi a gogò, motorini, orologini, piercing-ini ecc. ecc. Auguri 🙂
Bassotta, mai 😉
… E neanche bilanciata ormonalmente purtroppo!
[…] Del resto le Car Shoe sono in buona compagnia: guardate quest’orrida babbuccia-stivale nata dalla collaborazione di Ugg con Jimmy Choo. Pare proprio che ci troviamo davanti a un trend della stagione. La domanda è sempre la stessa: perché alle donne piacciono le brutte scarpe? […]